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Archive for novembre 2008

Heroes – Stato dell’arte (NO spoiler, giuro!!)

12 novembre 2008 2 commenti

 

Domenica scorsa su Italia 1 è andato in onda in seconda serata l’ultimo capitolo del secondo volume di Heroes. Mi sento quindi in dovere di fare un attimo il punto della situazione sul mio telefilm preferito (come sempre, il mondo ringrazia).
Gli ascolti di questo secondo volume sono stati imbarazzanti, l’ultimo capitolo, per fare un esempio, è stato seguito da poco più di 900.000 persone. E’ un vero peccato, ma io penso di sapere il perchè di questo calo: i veri appassionati di Heroes (con me in prima fila) si erano già organizzati l’anno scorso e si erano procurati gli episodi del secondo volume trasmessi in America. Anche perchè, visto com’è finito il primo volume, soppresso agli ultimi 4 capitoli e relegato in quarta serata, c’erano poche speranze di rivedere in tv la nostra serie del cuore. Io stessa non ho visto praticamente neanche un episodio del secondo volume in tv, perchè li ho già visti un migliaio di volte in lingua originale, e in più adesso sentirli in italiano mi fa davvero strano.
Purtroppo c’è da dire anche che il secondo volume di Heroes, vuoi anche per lo sciopero degli sceneggiatori in America che ha costretto la serie a un finale anticipato all’undicesimo capitolo, non ha brillato per originalità e suspence. La trama era un po’ blanda, i nuovi personaggi (come Elle, Alejandro e Maya) non sono stati particolarmente apprezzati dal pubblico, e anche vedere alcuni cattivi "storici" senza poteri non ha aiutato. Insomma, una serie di scelte e circostanze sbagliate.
Devo dire invece che il terzo volume, Villains, in onda ora negli States, sta regalando non poche emozioni, ma purtroppo anche qui i problemi non mancano. La trama questa volta è troppo contorta, troppi eroi con troppi poteri, e una caterva di nuovi personaggi che si fatica un po’ a seguire e comprendere.
E’ molto intrigante il cambio di ruoli che stiamo vedendo, buoni che diventano cattivissimi e cattivissimi che diventano.. buonini. Eppure, nonostante queste novità e la svolta un po’ dark della serie, anche in America gli ascolti languono terribilmente. Il "papà" degli Heroes, Tim Kring, ha licenziato due degli sceneggiatori storici della serie, e inoltre si è trovato costretto a promettere che per il volume 4, Fugitives, ora in preparazione, proporrà trame più semplici e meno intricate, e meno personaggi nuovi a favore di quelli ormai storici, che invece saranno assoluti protagonisti svelando le loro storie, il loro passato, e approfondendo di più le caratteristiche di ognuno.
Ieri sera in America è andato in onda l’episodio 3×08, che dovrebbe spiegare alcuni interrogativi aperti negli ultimi capitoli, in particolare sulla famiglia Petrelli, sul suo passato ma anche sul suo futuro!
Attendo con ansia, anche perchè in questa terzo capitolo il finale di ogni episodio è talmente sconvolgente che non si può stare a lungo in sospeso senza avere delle risposte!

Categorie:Giochi

Aspro Odor de’ Tini

10 novembre 2008 3 commenti

Io e la mia incapacità di riconoscere le facce…
Devo chiedere pubblicamente scusa a
Checco perchè ieri non l’ho salutato… In realtà ho capito chi era con certezza solo oggi vedendo le foto di Frate…. E di conseguenza mi scuso pure con lui perchè davvero non sapevo quale fosse…! Imbarazzato
Comunque la giornata di ieri è stata carina da matti, il sole è stato più che clemente (miii ma che caldo faceva??) e la festa ci è piaciuta un sacco. Anche il vinello (soprattutto il vinello!!). E anche i tortelloni e la polenta (YUMMM!).
Quindi grazie a tutti e due per avermi portato a conoscenza di questa bella iniziativa, e a proposito…. Non è che per caso avete i numeri della lotteria estratti? No perchè potrei anche aver vinto ma ancora non lo so…. ^____^

Categorie:Tanto niente

Buon weekend (?)

7 novembre 2008 1 commento

Il post di oggi lo scrivo così.


Categorie:Tanto niente

Io e Harry Potter

6 novembre 2008 5 commenti

Dopo "Io e i Pink Floyd", ci voleva anche Harry Potter.
Questo post è ispirato da e dedicato a Roberto, l’unico vero e originale "Cartino" in circolazione.

Che c’entro io con Harry Potter? Esattamente quello che c’entravo con i Pink Floyd. Niente.
Ma leggendo il suo ultimo post, il nome Mirtilla mi ha evocato ricordi. Io non ho letto i libri del maghetto, però ho visto i primi film (i primi tre credo), e mi sono anche piaciuti (Robi lo so che rispetto al libro fanno schifo e blabla, ma come film erano fatti bene!).
Alcune cose però, quando li guardavo, non mi erano ben chiare non conoscendo nulla delle storie. Quindi, siccome ero praticamente sempre con la Giò, che lei invece è un’appassionata seria anche dei libri, mi trovavo a farle certe domande del tipo: "Ma Harry e il tipo peloso sono andati da quello vecchio?", oppure "Ma la tipa stronza che vive in bagno cosa ci sta a fare lì?", e così via. Sulla scia di queste domande intelligenti, sono nate le mie personali definizioni di cose e persone della saga di Harry, anche perchè quelle originali non me le posso ricordare neanche a morire, quindi per me ora si chiamano così: c’è Mirtilla Semprincazzata, il Cipresso Azzannatore, la Catapecchia Infestata, il MetroNotte e Renato Zero.
Quando ci ripenso mi mettono sempre molta allegria, quindi alla fine non lo so se leggerò mai i libri… Non voglio imparare i nomi giusti, mi piacciono i miei!

Categorie:Libri

La Zecca sul Pero

4 novembre 2008 3 commenti

Favolina della sera (ve la volevo raccontare ieri sera ma ero troppo impegnata con Gray’s Anatomy, perdono).

C’era una volta una zecca, piccola piccola e nera nera. Era una zecca simpatica ma un po’ dispettosa.
Viveva su un pero, un grande e bellissimo pero che lei amava molto, e si sentiva molto speciale per questo, perchè mica tutte le zecche hanno la fortuna di abitare su un pero così bello.
Il fatto era però che lei non era l’unica a vivere su un pero così bello. Il pero su cui viveva era solo uno dei tanti bellissimi peri che c’erano lì intorno, ma lei non lo sapeva, perchè per paura che qualcuno glielo rubasse, non scendeva mai. Quindi non aveva mai visto il mondo intorno a sè, e le bastava vivere felice e in pace sul suo bellissimo pero.
Un’altra cosa che non sapeva era che le altre zecche spesso lasciavano i loro peri per andare a caccia di buon cibo, e si andavano ad attaccare a gatti, cani, cavalli ed ogni sorta di animale che potesse nutrirle. Era una vita molto avventurosa, e spesso pericolosa, ma mangiavano molto e si divertivano molto.
La piccola zecca invece rimaneva sul suo pero, e si accontentava di mangiare i frutti che l’albero le offriva, talvolta qualche fogliolina fresca. Non erano certo lauti banchetti, ma bastava per sfamarla e per farla sopravvivere.
Ancora una cosa che la zecca non sapeva, era che sopravvivere non vuol dire vivere, e che per paura di perdere il suo bellissimo pero si stava negando una vita allegra, un po’ difficile ma intensa e soddisfacente.

Al momento questa storia non ha un lieto fine. L’unico modo per avere un "e visse felice e contenta", è che la zecca si accorga che il mondo non è tutto sul suo pero ma anzi, la parte più bella è fuori. Ma questo, dipende solo da lei.
E quindi, la morale di questa storia, è: datti una mossa, stupida zecca, e scendi dal pero!!!

Categorie:Tanto niente

Io e i Pink Floyd

1 novembre 2008 5 commenti

Nottata difficoltosa… E si vede dai sogni che ne sono saltati fuori… Però non avevo neanche mangiato pesante, bah. E che di solito li riesco a interpretare bene i sogni, ma questo proprio… Mi lascia un po’ perplessa.
Dunque, è sera, tipo le 6 di sera e sto andando a casa dei miei nonni molto di fretta, perchè sta per cominciare un evento grandioso: nel giardino di casa loro ci sarà un concerto dei Pink Floyd. Quelli veri, tutti quanti. (Parentesi: io non li conosco i Pink Floyd, faccio fatica a sapere i loro nomi, non li ho mai seguiti. Mi piacciono le canzoni ma non ho mai ascoltato un loro disco per intero. Questo, tanto per chiarire che io con i Pink Floyd c’ho ben poco a che vedere. Vabbè. Andiamo avanti.)
Arrivo a casa e non c’è ancora nessuno, ci sono solo Erre e dei suoi amici sul retro che di fronte a un falò si bevono una birretta. Poi arriva un furgone, tipo un Fiorino gigante, ed ecco che scendono i Pink Floyd. Erre e i suoi amici corrono a salutarli, li abbracciano e si fanno le foto insieme. Io li guardo pensando che effettivamente era un bell’evento, e non ho con me la macchina fotografica. Quando loro si calmano, vado là anch’io e stringo la mano a tutti dicendo "Hi, please to meet you, it’s a real pleasure, hi, how are you…" e così via. Intanto non arriva ancora nessuno, il concerto inizia più tardi e c’è ancora tempo. Quindi, ci sediamo sul muretto del giardino e ci facciamo una birretta tutti insieme. Nel mentre, mi viene in mente una cosa e io dico ai Pink Floyd: "Now, I’m going to take my camera, so we can take some photograph together before you start…working! It’s ok?" I Pink Floyd accettano e io vado su a cercare la macchina fotografica. E mentre la cerco, mi viene in mente che potrei scrivere un bel post nel blog e poi mettere le foto. Poi però non ho fatto in tempo perchè iniziava ad arrivare gente e io volevo fare le foto.
In tutto ciò, la cosa che proprio non capivo era perchè i miei nonni avessero accettato di prestare il loro giardino per un concerto dei Pink Floyd. Non c’era neanche tanto parcheggio. E certo, era proprio l’unica cosa strana in effetti…..
 

Categorie:Tanto niente