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Archive for the ‘Skif’ Category

La speranza è l’ultima a morire

Dicono…
La mia è in coma vegetativo irreversibile dalle 17.15 di oggi.
Cos’ ha poi deciso il governo sullo staccare la spina?

Questo non fa ridere. Proprio per niente.

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E tre

Queste analisi del sangue mi stanno costando molto più del previsto.
Intanto, il mio bel livido è ancora lì dove l’avevamo lasciato, bello violetto con qualche simpatica sfumatura bluastra. Ma questo, volendo, è il meno.
Ieri sera sono andata a ritirare gli esiti, e a parte che sono meglio di quanto avevo previsto, mentre tornavo verso casa sotto la pioggia, in una curva ho preso una buca piena d’acqua che all’apparenza era solo una pozzanghera, e invece era una voragine colma d’acqua fino all’orlo. Insomma, ho distrutto un pneumatico. E’ la terza volta che buco, quest’anno. In quasi nove anni di guida mai un buco, e in 12 mesi ben tre volte.
Ma perchè? Mi sembra di essere tornata a gennaio, quando la morte della gomma era stata la ciliegina sulla torta di un periodo da schifo. E stavolta uguale, sembra che i problemi non debbano finire mai, sembra che io debba sempre stare all’erta e preoccuparmi. Come se non fossi già abbastanza preoccupata di mio.
Insomma, non ci voleva proprio, e infatti ieri sera sono andata "leggermente" in crisi… Ora è un po’ passata, ma non mi sento molto felice. Sarà anche per i 160 euro che dovrò lasciare questa sera al meccanico….
La sensazione di vomito di ieri mattina prosegue.

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Ho sentito

10 dicembre 2008 2 commenti

Ho sentito parlare di destroidi che si ritengono la valida alternativa alla sinistra di oggi, ho sentito parlare di fasci e di Predappio.
Ho sentito parlare di preghiere, di Sante Croci, di Opus Dei (che, giuro, pensavo si scrivesse Day), di seminari e baccellierati, di università cattolica.
Ho sentito parlare di master di formazione manageriale, di top manager, di alta formazione aziendale e dirigenziale.
Ho il vomito.
Perdonate la mia ormai consueta evanescenza, ma tutto questo è troppo, per una sola sera.

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Vita da ufficio

16 settembre 2008 2 commenti

Oggi è un’agonia. E poi succedono cose che non aiutano.

– C’è un tipo qui che l’ho già visto entrare in ufficio 5 volte e non l’ho visto uscire nemmeno una volta.
– Uno è entrato, mi guarda e fa "Ah, non c’è nessuno qui". Certo, e tu hai appena parlato da solo allora.
– Il mio mouse di Hello Kitty dà segni di cedimento e punta dove vuole lui.
– C’è gente che mi viene a chiedere aiuto "per disperazione". Gratificante.
– Sono due giorni che saluto una ragazza con "Ciao" tre volte al giorno e ho scoperto mezzora fa che non parla una parola di italiano.
– Ho voglia di sushi. Mi sa che stasera almeno a questo pongo rimedio.

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Vita da ufficio

16 settembre 2008 1 commento

Oggi è un’agonia. E poi succedono cose che non aiutano.

– C’è un tipo qui che l’ho già visto entrare in ufficio 5 volte e non l’ho visto uscire nemmeno una volta.
– Uno è entrato, mi guarda e fa "Ah, non c’è nessuno qui". Certo, e tu hai appena parlato da solo allora.
– Il mio mouse di Hello Kitty dà segni di cedimento e punta dove vuole lui.
– C’è gente che mi viene a chiedere aiuto "per disperazione". Gratificante.
– Sono due giorni che saluto una ragazza con "Ciao" tre volte al giorno e ho scoperto mezzora fa che non parla una parola di italiano.
– Ho voglia di sushi. Mi sa che stasera almeno a questo pongo rimedio.

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Allegria

Su Canale 5 c’è "The Weather Man". L’avevo già visto, ma lo sto riguardando.
Pessima scelta, soprattutto vista l’allegria che ho addosso stasera.
Veramente l’ultimo film che avrei dovuto guardare stasera. Mi manca solo la Rettore che mi canta "Dammi una lametta che mi taglio le vene" e siamo a posto.
Mi sa che è meglio che vada a letto…

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Primo giorno

Il primo giorno nella mia nuova condizione di diversamente abile è passato. Sono ufficialmente a pezzi.
Comunque avete ragione, anche io stavo proprio pensando che ho un mese di tempo per farmi rapire dalla "sindrome della casalinga", ovvero appassionarmi a qualsiasi serie televisiva e seguire tutti i programmi più stupidi a tutte le ore del giorno e della notte. Ad esempio, già friggo all’idea di riprendere a seguire Beautiful, Vivere, Spongebob e chi più chi ne ha più ne metta. E magari, sarà l’occasione per riempire il blog con le mie personali recensioni del trash (e non solo) televisivo.
Poi, spero che anche il morale si risollevi un po’, al momento è decisamente ai minimi storici.
E poi ancora, giusto per la cronaca, stasera mi sono fatta la prima delle mille mila punture che mi dovrò sparare in questo mese. Una al giorno, sul pancino. Mi fa impressione, e non poco devo dire, ma è una paura che va affrontata, non avevo mai infilzato nessuno prima di oggi, men che meno me stessa.
E’ stata una prima giornata veramente difficile, per fortuna ho un infermiere stupendo, dolce e paziente. E pure un sacco fico, che non guasta! Linguaccia
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Sì, ormai è un dato di fatto….

…morirò in modo stupido. E nel frattempo, mi faccio male in modo stupido. Anzi, malissimo.
Stanotte ho pensato che andare a letto era un po’ noiosa come attività, quindi alle 4 del mattino sono caduta per terra e mi sono fracassata un piede. Ecco. Lasciamo perdere i dettagli poco piacevoli della cosa, comunque data l’ora tarda e il dolore atroce ho chiamato un’ambulanza, e sono venuti a prendermi tre baldi giovani carini e gentili (molto carini) che dopo tutti gli accertamenti del caso mi hanno portato giù e caricato in barella sull’ambulanza.
Questa mi mancava, come esperienza. Ma stavo bene anche prima comunque, non era così fondamentale. Però vabbè, dopo la nottata è finita al pronto soccorso dal quale mi hanno dimesso alle 6 con una diagnosi di frattura composta e un bel gesso nuovo di zecca. Yu-uh.
Chiamato papino che mi è venuto a recuperare con le stampelle, e poi casa.
Adesso, è tutto molto molto difficile. Ovviamente non posso assolutamente appoggiare il piede a terra, quindi sono veramente poco autosufficiente. Sono a casa mia, ma non è facile, anche le cose più ovvie diventano complicate con una gamba in meno da usare. Per non parlare del lavoro e dei casini conseguenti. Insomma, una meraviglia. Sono murata in casa come minimo per un mese, e non si prospetta affatto un mese semplice. E per di più, mi scoccia un sacco che salta Genova, per fortuna non avevo ancora fatto la prenotazione, un casino in meno.
Bene, sono felicissima. Evviva. Festa. Sticazzi……..
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Io mi dissocio

20 febbraio 2008 1 commento
Tutti sanno che amo alla follia i tatuaggi, non posso e non potrò mai farne a meno. Adoro i disegni sulla pelle e il loro significato, su questo non si discute. Non amo invece tutti i tipi possibili di body modification, dallo scaring ai tatuaggi per occhi e innesti vari sottopelle. Ne ho viste un po’ di ogni, ma il tatuaggio 3D mi mancava. E io queste cose non le capisco, farsi mettere cose che normalmente andrebbero… tolte. Questa qui, ad esempio, è una cisti. La gente se ce le ha se le fa tirare via. Rigetto? Ma come minimo… Perchè al corpo dovrebbe andare bene? A me viene la febbre ogni volta che faccio un tatuaggio, perchè è ovvio che il corpo non capisce bene perchè lo stai facendo, e reagisce… ma poi si abitua, il tatuaggio è fuori. Ma un innesto? Sta dentro, il corpo fa un po’ più fatica ad abituarsi, credo…
E comunque, questo solo per dire che io non approvo. Mi piace la body art, ma questi estremismi non li concepisco. Arriveremo a tagliarci via gambe, o dita, o braccia per essere originali? Esiste un confine tra la body art e la deturpazione del corpo? O sono solo confini "mentali"? Esiste un’etica in tutto questo o sta solo alla coscienza individuale di ognuno di noi?
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Datemi tregua…

11 gennaio 2008 3 commenti
Non bastava la mega bolletta. Non bastava la Muffa (lettera maiuscola in quanto vera e propria entità vivente). Non bastava la batteria della mia macchina che si è riempita di schiuma azzurrina. Non bastava la circolare di oggi che annunciava un ritardo nella consegna delle buste paga.
No, tutto questo non bastava. Ci voleva dell’altro. Dopo 3 ore di "lezione" su Luhmann in istituto, all’una e un quarto di notte la gomma posteriore sinistra della mia macchinuccia ha deciso che era ora di farla finita. Ed è morta lì, afflosciata davanti all’istituto. Per fortuna, quattro baldi giovani di mia conoscenza (uno in particolare, senza il quale temo che ormai la mia vita non avrebbe più molto senso) erano ancora lì davanti e mi hanno letteralmente salvato la vita.
Adesso sto provando l’emozione di girare con il famoso "ruotino", con il quale non si possono superare i 60-80 km orari. Ho provato anche altre diverse, svariate, contrastanti emozioni questa sera, infatti sto cercando di calmarmi prima di andare a dormire, sono le 3 di notte e tra quattro ore precise scatta la sveglia, perchè dovrò andare dal gommista a sistemare il problemino. No, non sono arrabbiata. Sono stanca. Mi dispiace dirlo, ma quest’anno è veramente iniziato male. Sono demoralizzata e scossa, con una crescente sensazione che c’è qualcosa di grosso che non va, e mentre prima tornavo a casa ai 60 all’ora con la strada deserta davanti a me, forse (ma anche senza forse) ho avuto un piccolo sentore di cosa sia questo qualcosa.
Mah, forse è solo uno sfogo dettato dall’orario e dalla giornata pesante, e dalla delusione enorme che ho avuto stasera. Che poi mi dico, ma cosa mi sorprendo a fare, lo so che sono persone egoiste e fondamentalmente anche abbastanza cattive, perchè non me lo sarei dovuta aspettare? Perchè mi voglio ancora raccontare le favole? Non esistono le favole, esiste solo una realtà essenzialmente schifosa con cui fare i conti, che possa piacere o no. Ed è inutile e doloroso cercare comprensione, perchè quello che ti torna indietro è una risata in faccia ai tuoi problemi. Ma è giusto così, sono i MIEI problemi, non chiedo e non voglio pietà. Mi bastava solo un po’ di comprensione, ma ho avuto davvero la conferma che è chiedere troppo. Troppo. E la cosa paradossale è che sarebbero le persone che mi hanno giurato e spergiurato che farebbero qualsiasi cosa per me, che mi amano e secondo loro vivono per me. Non è vero, sono tutte balle. Loro vorrebbero che IO vivessi per loro, ma l’amore non è qualcosa che si dà in cambio di qualcos’altro. E’ ora che io impari, una volta per tutte. Per non scoprirmi disarmata, debole, impotente. Non voglio più sentirmi così. Sono capace di badare a me stessa e di andare avanti da sola, è ora che me ne convinca una volta per tutte per convincere anche loro, così non sarò più nè debole, nè disarmata, nè impotente. Andare avanti, nonostante questo vuoto enorme che mi sento dentro, e che dopo serate come questa sento ancora di più…
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